Cronaca
Maltrattamenti sui bambini all’asilo, indagate la direttrice e cinque maestre
Bambini sbattuti a terra per costringerli a stare seduti, svegliati bruscamente dal sonnellino e messi in piedi senza tanti complimenti, o ancora lasciati a dormire nei bagni. Queste le accuse mosse a carico della titolare di un asilo nido di Vanzago, nel Milanese, e di cinque sue collaboratrici.
Pertanto, nei confronti delle sei, tutte di età compresa tra i 26 e i 43 anni, è stato disposto l’obbligo quotidiano di presentazione in caserma e l’interdittiva del divieto di esercizio della professione. Infatti, sono ritenute tutte responsabili di reiterati maltrattamenti nei confronti di 17 bambini, da uno a cinque anni, ospiti della struttura.
In particolare, tra i diversi episodi contestati, c’è il lancio di alcune palline e altri oggetti da parte delle maestre, verso alcuni bambini che avevano imparato da poco a camminare, al fine di farli cadere per schernirli. Inoltre, altri piccoli in preda al pianto, venivano ignorati o chiusi nella stanza della nanna fino a quando non smettevano.
Pertanto, le indagini sono partite a seguito della denuncia di alcune studentesse di un istituto superiore di Rho, le quali avevano svolto uno stage presso l’asilo nido tra il marzo e il maggio 2022. Le ragazze hanno riferito alle proprie docenti gli episodi a cui avevano assistito, che poi il dirigente scolastico ha riportato ai carabinieri.
Cronaca
SANT’ANTIMO. Voti e Camorra. Condannati i fratelli dell’ex Senatore Cesaro e l’Ing. Claudio Valentino
SANT’ANTIMO – Nella giornata di ieri, i giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli hanno emesso 21 condanne di colpevolezza nel processo per accordi politico mafiosi al comune di Sant’Antimo, con al centro anche le figure di Antimo, Aniello e Raffaele Cesaro, fratello dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, noto alla storia come Giggin ‘a purpett.
Antimo Cesaro è stato condannato a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, mentre Aniello e Raffaele Cesaro hanno ricevuto una condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno.
Condannato anche il dirigente comunale, originario di Casagiove e attivo in passato anche nei comuni di Villa Literno e Orta di Atella, Claudio Valentino.
L’ingegnere casertano, ritenuto l’interfaccia del clan Puca nell’Ufficio Tecnico di Sant’Antimo era imputato per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
Valentino è stato condannato a 13 anni.
Assolto, invece, Corrado Chiariello, ex candidato sindaco a Sant’Antimo.
le condanne:
Pasquale Puca: 5 anni e 6 mesi; Luigi Abbate: 5 anni e 6 mesi; Cesario Bortone: 13 anni e otto mesi; Nello Cappuccio: 11 anni e 5 mesi; Francesco De Lorenzo: 16 anni e sette mesi; Raffaele Di Lorenzo: 8 anni e 7 mesi;
Francesco
Di Spirito: 10 anni e 5 mesi; Raffaele Femiano: 11 anni e 10 mesi; Ferdinando Pedata: 4 anni; Camillo Petito: 15 anni e 2 mesi; Lorenzo Puca: 13 anni e 6 mesi; Luigi Puca (classe 1962): 11 anni; Luigi Puca, classe 1995: 11 anni e 6 mesi; Alessandro Ranucci: 9 anni e 3 mesi; Filippo Ronga: 13 anni e 8 mesi; Agostino Russo: 15 anni e 9 mesi;
Francesco Scarano: 13 anni e 4 mesi.
Cronaca
Barra, 46enne perde la vita dopo forte esplosione nel suo garage
All’ora di pranzo, in un garage di via Cupa Vicinale Bolino, nel quartiere Barra, è stata registrata una forte esplosione.
A 20 metri dal locale, a quanto pare sbalzato per l’esplosione, c’era il corpo senza vita del proprietario, Vincenzo Roselli, napoletano, classe 1977.
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia Poggioreale coordinati dalla procura di Napoli per ricostruire la dinamica dell’evento
Caivano
Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco
12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.
Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.
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